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varietà

Nel sistema di classificazione del regno vegetale creato dal botanico svedese Carlo Linneo, il caffè venne catalogato nella famiglia delle Rubiacee, che raggruppa ben oltre 4500 varietà, tra cui 60 specie appartenenti al genere coffea. Delle circa 60 specie di piante di caffè esistenti, solo 25 sono le più commerciali per i frutti, ma di queste, solo le prime quattro hanno un posto di rilievo nel commercio dei chicchi di caffè: la Coffea Arabica, la Coffea Robusta, la Coffea Liberica e la Coffea Excelsa.

> Coffea Arabica

La specie Coffea Arabica costituisce il 75% di tutto il caffè in commercio.

La Arabica prospera sui ripidi pendii montuosi sopra i 900 metri di altitudine e necessita di abbondanti precipitazioni, un terreno vulcanico e molta ombra (fig.14). Il chicco di questa specie è più duro di quello delle altre specie, ma ha un aroma decisamente superiore, più ricco e dolce, più gradevole e aromatico. Il caffè arabica contiene l’1,2-1,7% di caffeina.

I Caffè Puri

Note come l’aristocrazia del caffè, le varietà della specie Arabica sono, in effetti, le favorite degli intenditori. Nel commercio del caffè sono dette pure o originarie, il che vuol dire, di norma, che i chicchi provengono da una particolare piantagione o da un’area di un dato Paese.

I caffè Puri più famosi sono:

Santos del Brasile: varietà di ottima qualità, coltivata nella regione di San Paolo. Caffè armonico, corposo, cioccolattoso con una lievissima sfumatura amarognola o acida.

Medellin Excelso della Colombia: molto aromatico, dà una bevanda leggera.

Costa Rica: caffè molto morbido e corposo, con retrogusto di noce.

Mocha dell’Etiopia: armonico, dall’aroma inconfondibile.

Blue Mountain della Giamaica: il caffè più costoso del mondo (fig.15). Il 98% di tutto il raccolto è esportato in Giappone. Il restante 2%, è usato in miscele accompagnate da un certificato del Comitato giamaicano per l’Industria del Caffè. E’ l’unico caffè al mondo confezionato in barili di legno e non in sacchi juta.

Giava: viene lasciato maturare bene prima della torrefazione. Sapore unico, sa leggermente di fumo.

Kenya: è annoverato tra i caffè più pregiati del mondo. Sapore forte, notevole acidità e aroma delizioso.

Mysore: è un caffè dell’India meridionale. Corposo, di gusto molto ricco, spesso descritto come vinoso.

Nicaragua: caffè morbido, spesso usato nelle miscele.

Sumatra: questa varietà viene spesso tostata molto scura, e ha un sapore pesante e pastoso, con basso grado di acidità.

> Coffea Canephora (Robusta)

Questo arbusto è molto resistente, può sopravvivere con molta meno pioggia delle altre specie e resiste bene a gran parte delle malattie. Benché i chicchi di Robusta si miscelino bene con quelli di Arabica, il sapore delle due qualità non è paragonabile. Meno aromatica, più amara, la specie Robusta è di conseguenza meno pregiata dell’Arabica. Il caffè della specie Robusta è coltivato nell’Africa Occidentale, Centrale e Orientale, in Asia e in Sud America (Brasile). Il contenuto di caffeina è di molto superiore a quello dell’Arabica, va cioè dal 2 al 4,5%.

> Coffea Liberica

Proveniente dalle foreste della Liberia e dalla Costa d’Avorio, è una bella pianta robusta, rigogliosa, con frutti e semi grandi quasi il doppio di quelli dell’Arabica. I suoi chicchi, sebbene di qualità inferiore, danno un caffè profumato e gradevole con un gusto che, fino a qualche decennio addietro, piaceva maggiormente nei Paesi scandinavi.

> Coffea Excelsa

Scoperta nel 1904, questa specie resiste bene all’attacco delle malattie ed alla siccità. Dà una resa molto elevata ed i grani, lasciati invecchiare, danno un caffè dal gusto profumato, simile a quello della Coffea Arabica.

> Le altre specie

Le quattro specie descritte sono le più importanti quanto a redditività delle coltivazioni.

Tra le specie, invece, di minor adattabilità, quindi, di scarsa resa si ricordano:

la Coffea Stenophylla, la Coffea Mauritiana, la Coffea Racemosa, la Coffea Congencis, la Coffea Dewevrei, la Coffea Neo-arnoldiana, la Coffea Abeokutoe, la Coffea Dobowskii.